domingo, 27 de enero de 2013

A dònde quieren llegar?

Qué se necesita hacer para lograr una liturgia màs atractiva? Qué elementos novedosos, impresionantes, cautivantes hay que utilizar para atraer a los fieles, para aumentar la pràctica religiosa, llenar las iglesias?
Seguir las disposiciones de la Iglesia? No! Acoger las propuestas y ejemplos del Papa? No! Tomar conciencia los sacerdotes de su sacerdocio? No! Hacer los fieles valer su derecho de pertenencia a la Iglesia Catòlica exigiendo a los que tienen cargos jeràrquicos que cumplan con lo que la Iglesia manda? No, no y mil veces no!
Ya no se sabe a qué echar mano para "pescar" fieles... Hay que ser cada vez màs osados y transgredir todos los lìmites pero... para qué? Me pueden decir ciertos curas, como el del video de abajo, a dònde quieren llegar? Y los fieles que en silencio son espectadores mudos, sordos y ciegos, incapaces de la màs mìnima reacciòn, tal es el efecto de la "narcotizante" danza sacerdotal... Una vez màs, estos curas... A DONDE QUIEREN LLEGAR?



miércoles, 16 de enero de 2013

Còmo comportarse en la iglesia

Parece mentira! Vaya y pase con las personas que visitan una iglesia catòlica y que no pertenecen a nuestra Fe que no sepan còmo se tienen que comportar en la iglesia, pero que haya que recordar a los catòlicos còmo hacerlo es una muestra de la dejadez que impera en aquéllos que deberìan hacer hincapié una y otra vez desde el pùlpito en estas elementales nociones de respeto por un lugar sagrado. O ya no lo es? Tampoco en los hogares parece haber mucha idea sobre ésto.
En el artìculo que hoy propongo se habla de, entre otras cosas:

- Ropa adecuada
- Hacer silencio
- Genuflexiòn delante del tabernàculo
- Apagar el celular
- Dejar de hablar
- Puntualidad
- Hacer ayuno de una hora antes de comulgar
- Signo de la cruz con agua bendita

Se habla también de còmo recibir la comuniòn en la mano y del saludo de la paz (en el rito antiguo no estàn contemplados).

Debo admitir que me cuesta mucho frecuentar ciertas iglesias fuera de la Misa precisamente por la falta de respeto de estas elementales normas de conducta en presencia de Dios. Cuàntas veces tuve que irme con anticipaciòn por culpa de personas que interrumpìan un momento de recogimiento por falta de silencio, por ruidos molestos! Ver còmo se pasa delante del sagrario como si nada, curas incluìdos!

En las iglesias donde se sigue el rito tradicional ésto no ocurre. Hasta cuàndo van a subsistir estas diferencias?


13/07/2012 

Ogni cosa a suo tempo

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Stile e gesti corretti durante le celebrazioni e i riti : basta gaffe nella casa di Dio

Celebrazione Eucaristica 

Giacomo Galeazzi Città del Vaticano
Niente più gaffe alla messa. Per evitare imbarazzi davanti all’altare occorre sapere quando genuflettersi, stare in piedi o uscire. Il segno della croce va fatto con l’acqua benedetta. L’ostia può essere presa in mano, però bisogna farlo delicatamente con la destra. Anche lo scambio del segno della pace è soggetto a regole e va fatto senza deambulare troppo per la chiesa ma scambiandolo con chi ci sta più vicino senza lasciare il proprio posto.

Serve «bon ton» anche durante la comunione: chi riceve l'ostia consacrata sulla mano, se non la porta subito alla bocca davanti al sacerdote, è bene che la prenda delicatamente con le dita della mano destra. Dall’ingresso all’uscita in chiesa, niente deve essere affidato al caso. Cosa fare dunque prima di entrare nella casa di Dio? Smettere di parlare, prima regola.

Spegnere il cellulare, indicazione contemplata in qualunque luogo sacro. Terza regola: verificare che l’abbigliamento sia rispettoso del corpo “tempio dello Spirito Santo” e della casa di Dio. Una volta entrato, il fedele ha altre norme di condotta da rispettare. Visto che il segno della croce esprime la fede in Dio Trinità è bene che venga fatto con l'acqua benedetta perché richiama il Battesimo, nel quale si diventa figli di Dio. Al momento del sacramento dell’Eucarestia sarebbe meglio non ciondolare in mezzo alla navata ma ricercare il tabernacolo dove compiere un atto di adorazione con la genuflessione o almeno con un profondo inchino nei confronti di Cristo realmente presente. E qui occorre sostare in preghiera per qualche istante.

E’ facoltativa la preghiera davanti all’immagine della Madonna e dei santi. Accendere le candele in chiesa capita molto spesso anche a chi va non tanto per seguire la messa ma semplicemente per rivolgere una preghiera al Signore. Ebbene, a chi accende una candela va ricordato di non farlo così tanto per fare. Ciò che conta è accendere il cuore con la fede e con la preghiera. Va osservato sempre il silenzio, ma se c’è necessità impellente di parlare bisogna farlo sottovoce. Per partecipare alla Santa Messa almeno ogni domenica vanno rispettate alcune regole. Primo: puntualità. Non è educato interrompere il presule durante l'omelia. Al momento dei canti, anche se non si è intonati, per dimostrare la partecipazione attiva  è bene pregare e cantare, unendo la tua voce a quella degli altri, senza gridare. Passi se si è stonati, ma almeno occorre stare a tempo. Seduti, inginocchiati, è l'ora di alzarsi in piedi, quando uscire: spesso il fedele a messa sbaglia i tempi di queste azioni.

Occorre conoscere per filo e per segno in quali frangenti rimanere seduto, in quali inchinarsi; in quali ancora, se possibile, stare in ginocchio e quando è il momento di alzarsi. Bisogna evitare le comunioni inflazionate. Chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del Corpo e del Sangue del Signore...mangia e beve la propria condanna. Dunque, prima di ricevere dal sacerdote l'ostia consacrata è necessario essere in grazia di Dio e previo digiuno di almeno un’ora.

domingo, 13 de enero de 2013

Siembra vientos y recogeràs tempestades

En el blog de "Messa in latino" pudimos enterarnos de la grave crisis vocacional que viven las òrdenes religiosas en España lo que las obliga a operar una reestructuraciòn o acorpamiento de "provincias" religiosas. Los datos son alarmantes! Estamos hablando de òrdenes de las màs grandes, las màs conocidas: dominicos, franciscanos, jesuitas, carmelitas...
Los jòvenes ya no tienen interés en ellas y por qué? Dicen que la culpa es del secularismo, de las entusiasmantes propuestas que ofrece el mundo. Qué interés puede tener vivir en un monasterio o en un convento? Seguro que la culpa la tienen "los de afuera"? De veras? Y "adentro", còmo van las cosas?
Màs abajo tienen ustedes unas fotos de reuniones de capìtulos generales de las òrdenes religiosas en cuestiòn... Alguno podrìa objetar: "Pero esas fotos no corresponden a religiosos". Yo les digo que sì! Porque asì estàn las cosas: los religiosos de las fotos, salvo alguna excepciòn, han dejado "olvidados", en algùn lado, vaya uno a saber, los hàbitos correspondientes y no sòlo los "malos hàbitos". No! Los hàbitos religiosos! Esos mismos que distinguen unas òrdenes de otras pero que los unifican ante los ojos del mundo como seres consagrados!
Ahì tienen lo que han sembrado! Los vientos: mundanidad, esterilidad, abandono de la regla, de la disciplina, de la liturgia, del objetivo supremo que es la salvaciòn de las almas! Para luego recoger "tempestades": falta de vocaciones, de entusiasmo, "envejecimiento". Todo por seguir una ideologìa en decadencia. Una ideologìa que ya no atrae a la juventud.
Pero el remedio està; basta aplicarlo! Y si no pregùntenles a los institutos tradicionales còmo hacen que estàn llenos de vocaciones y que hasta a veces tienen que rechazar candidatos por falta de espacio como la Fraternidad Sacerdotal San Pedro!
Ah, no quieren abandonar la "sacrosanta ideologìa primaveril" de unas décadas atràs? Y bueno, entonces no se quejen!



Spagna: deserto spirituale. Gli ordini religiosi si preparano alla fine?

 

Sfogliando come di consueto i vari blog, abbiamo trovato questa notizia che ci ha colmato il cuore di tristezza e sconforto. Solo la certezza del "non praevalebunt" ci ha consolato.
Sappiamo bene che da anni i grandi e gloriosi ordini religiosi, un tempo il fiore all'occhiello della Chiesa e polmoni della religiosità e della fede cattolica, si stanno inesorabilmente riducendo a scheletrici fantasmi di se stessi. Ma leggere nuovamente i numeri e le decisioni di smaltimenti delle "provincie" religiose spagnole, sono conferme dolorose dell'estinzione progressiva di numerosi ordini secolari! Che desolazione spirituale che stiamo vivendo... Che pena! Ripetiamo: non è, purtroppo, una novità. Non scopriamo l'acqua calda, ma, davvero leggere certe cose consolida l'amara consapevolezza che la fede rischia di sgretolarsi.
Allo stesso tempo, però, ci rinsalda nei propositi di pregare  e di continuare la santa battaglia per la Tradizione (che ogni giorno che passa è confermata come arma vincente), e ci consolida nel convincimento che saranno i nuovi ordini religiosi tradizionali a custodire, a difendere e diffondere il depositum fidei. Dopo tutto nei diversi (e ciclici) periodi di crisi spirituale sono sempre stati i religiosi a svolgere il compito di difesa, di rinnovamento e di pungolo morale per la Chiesa e per i fedeli. Ebbene, anche in questo contemporaneo periodo secolarizzaione relativistica e di apostasia silenziosa, il compito è affidato agli istituti e ordini tradizionali o tradizionalisti. Coraggio! Non praevalebunt!
Quello che riportiamo di seguito è il resoconto di un articolo apparso oggi su Rorate Caeli dal titolo inquietante e apocalittico (ma verosimile) "Spagna, gli ordini religiosi si preparano alla fine" che riporta i dati di Ottobre (noi però abbiamo aggiunto un punto di domanda, a voler conservare una speranza ed un auspicio che tornino tempi migliori). 
- Compagnia di Gesù (SJ): le sue 5 provincie di Spagna (Aragona, Andalusia, Castiglia, Loyola e Tarragona) verranno riunite in una sola provincia "di Spagna", nel 2014. 
- Ordine dei Frati Minori Cappuccini (OFM Cap): Nel 2011 le 4 provincie di Andalusia, Castiglia, Navarra-Cantabia-Aragona e Valecia sono state unite in un'unica provincia. 
 Spanish Capuchins during the assembly that unified their provinces in 2010. (Source)
- Ordine dei Carmelitani Scalzi (OCD): Nel 2014 le sette provincie di Navarra, Burgos, Castiglia, Andalusia, Aragona, Valenzia, Catalogna e Portogallo saranno unificate in una sola. (nel 2010 cerano 433 Carmelitani Scalzi in tutta la Spagna... 230 erano sopra i 60 anni (92 dei quali sopra gli 80) e 203 erano sotto i 60 anni(di cui solo 25 sotto i 40 anni). 
Discalced Carmelite Capitulars of the Province of Aragon praying together in 2010.
 
- Ordine dei Predicatori (Domenicani) (O.P.): Nel 2016 si celebrerà l'800° anniversario di fondazione. Le provincie domenicane di Spagna, Aragona Andalusia, Portogallo e il Vicariato del Santo Rosario saranno unificate in una.
Meeting in 2012 of  Spanish Dominican superiors. Photo source


- Ordine dei Frati Minori (OFM): nel 2015 le sette provincie di Castiglia, Andalusia, Granada, Valecia, Aragona, Catalogna, Murcia e la Custodia di Cartagena-San Fransceso saranno unite in una unica provincia. Le Provincie di  Aranzazu e di Santiago rimarranno. 
 Meeting of Spanish Franciscan Provincial Definitors in Sept. 2012. Photo source.
 Franciscans of the Province of Valencia, and some Franciscan sisters, attending a conference in 2009. Photo source